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DIVIDERE PER RIUNIRE
Un caso clinico trattato con l’ipnosi

C. Renzi

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RIASSUNTO

Carmela è una giovane donna di 26 anni, sposata da sei anni, con un figlio di tre mesi, che vive in provincia di Parma. Da molti anni soffre di una gravissima forma di stipsi, comparsa per la prima volta all'età di 11 anni. Terapie a base di lassativi, protratte per cinque anni, avevano poi aggravato il suo disturbo sino al punto da non lasciare altra via che l'intervento chirurgico. Effettua il primo intervento a 17 anni, ma qualcosa non funziona e, a distanza di pochissimi mesi dall'operazione, Carmela si ritrova nelle stesse condizioni di prima. Inizia così un "calvario" che porta Carmela a subire cinque interventi chirurgici, a distanza di un anno circa uno dall'altro che, oltre a non risolvere efficacemente il suo problema, la logorano sul piano fisico e psicologico. Il dubbio sulla possibilità di un errore nella diagnosi iniziale, spinge uno dei medici curanti a indirizzare Carmela a Roma, presso uno specialista del campo. Il chirurgo che ha chiesto il mio intervento l'ha già informata riguardo al fatto che pratico l'ipnosi e, su questo, Carmela si mostra subito interessata e disponibile. Ne parliamo a lungo, affrontando dubbi e timori da un lato, ridimensionando entusiasmi affrettati dall'altro. Alla fine di questo primo ciclo di sedute si evidenzia per Carmela la necessità di riflettere ulteriormente sul suo ricorso all'ipnosi e sugli altri temi dibattuti. Decide così di sfruttare il periodo di tempo che la separa dall'intervento, programmato a distanza di due mesi circa, come pausa di riflessione ed elaborazione del materiale trattato e si concorda che la terapia ipnotica vera e propria abbia inizio dopo l'effettuazione dell'intervento chirurgico e il relativo periodo di convalescenza.