Psicologia e Terapie Olistiche

Articoli, Testi e Documenti

I ‘Creativi Culturali’. Unita’ nella diversita’ per salvare il Pianeta
C. Aurigemma - Psicologo
Cultura e Natura’’ rivista CEU N. 2 / 2005
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RIASSUNTO

L’11 giugno, nella sede della Provincia di Lucca si è tenuto il primo Incontro nazionale della ‘Rete Olistica’ , network della nuova cultura etica, a cui hanno partecipato un centinaio di associazioni da tutta Italia, che hanno aderito insieme a molte altre associazioni al progetto. Sul sito si puo’ scaricare il progetto della Rete Olistica, lo schema generale di "costruzione" e organizzazione del sito, un breve questionario e visitare l'Enciclopedia Olistica, dove trovare una serie di informazioni generali sugli otto campi della nuova cultura. I risultati indicano che esiste una cultura in forte sviluppo caratterizzata da impegno ecologico, ricerca libera della spiritualità e dello sviluppo psicologico individuale e di una coscienza planetaria e una visione globale, olistica, della vita, che da’ priorita’ alle relazioni sociali e che ha consapevolezza dei limiti delle istituzioni e un netto rifiuto del materialismo come base della vita. Si cercherà a breve di quantificare e definire nel nostro Paese questa popolazione con una analoga ricerca sociale da parte del prof. Nitamo Montecucco, responsabile del Villaggio Globale di Bagni di Lucca e del Club di Budapest. Le ricerche testimoniano infatti gli effetti della loro presenza in politica, sulla rete Internet, nelle comunità e nel mondo del lavoro e degli affari. La risoluzione dell’attuale crisi globale dell’ ecosistema dipende da uno sviluppo della Coscienza Planetaria. Lo Stato del Pianeta che emerge dalla Scienza è drammatico: tutti i parametri di rischio ambientale, umano e politico, dal surriscaldamento del clima, alla sovrappopolazione, alla eccessiva militarizzazione, sono in preoccupante aggravamento.Gran parte dei nuovi intellettuali si sta muovendo in questa direzione, per stimolare una crescita umana, un’evoluzione della coscienza globale. L'intera cultura umana è in un momento di profonda transizione, in cui ogni aspetto della vita e del pensiero si sta modificando.

UN APPROCCIO OLISTICO PER IL BENESSERE PSICOFISICO
C. Aurigemma - Psicologo


2003 “L’Idea Vegetariana” rivista dell’AVI
RIASSUNTO

La ricerca delle cause delle patologie, senza limitarsi alla semplice soppressione dei sintomi, è una delle caratteristiche peculiari della medicina naturale.Si parla in particolare di malattie psicosomatiche nel caso in cui le cause siano attribuibili a dinamiche psicologiche interne ed esterne all'individuo, come, ad esempio alcuni casi di asma,ulcera, malattie della pelle, dell'apparato gastrointestinale. La medicina naturale consapevole di tutto questo, nel rispetto della fisiologia e della natura, cerca di preferire, dove possibile, rimedi a base di sostanze naturali e terapie che stimolino il sistema immunitario, collegato al sistema nervoso e tutto il corpo, per ripristinare lo stato di equilibrio e di salute. Altro aspetto importante della vita e della salute è l'alimentazione. Questa ulteriore consapevolezza, sia etica, verso gli animali che soffrono molto dell'allevamento e della macellazione, sia salutista, aiuta comunque grandemente a mantenere la salute globale.

PERSONALITA' E RISONANZE EMOTIVE NELLA RETTOCOLITE ULCEROSA

C. Renzi et al.

art. pubb. su. "Gnosis", Vol III, 1993: 1202-206

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RIASSUNTO

Questo studio su soggetti con Rettocolite Ulcerosa si propone di analizzare sia lo sfondo di personalità, con gli eventuali nuclei psicopatologici presenti, sia l'impatto emotivo di questa patologia, particolarmente nelle aree delle relazioni interpersonali e del concetto di sè. E' stato condotto uno studio psicodiagnostico su un campione di 20 soggetti adulti ( 10 M e 10 F, age range 22-50 anni) con Rettocolite Ulcerosa, in terapia ambulatoriale al momento dell'esecuzione delle prove psicologiche. Sono stati somministrati i seguenti tests psicologici: Test di Rorschach (metodo Klopfer & Davidson), IPAT Anxiety Scale e Human Figure Drawing Test di K.Machover. I dati sono stati posti a confronto, mediante il test statistico t di Student, con un gruppo di controllo, analogo per composizione e variabili socio-culturali, formato da soggetti sani. I soggetti con Rettocolite Ulcerosa sono risultati più ansiosi, rispetto a quelli del gruppo di controllo, ed è anche emersa la presenza di profonde carenze nello sviluppo del concetto di sé, collegate ad un serio disturbo della concezione e dei vissuti di schema corporeo. L'esame della struttura di personalità ha evidenziato scarsità di risorse interiori e riduzione nelle capacità elaborative di stimoli affettivi, dati correlabili alla presenza, in questi soggetti, di conflitti nella sfera delle relazioni significative, con conseguente aumento della reattività a stress emotivi.

ASPETTI PSICOLOGICI NELLA PROCTALGIA

C. Renzi et al.

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RIASSUNTO

In colonproctologia uno dei problemi che pongono delle difficoltà, sia a livello dell'approccio che a livello dell'intervento, è indubbiamente il dolore anale cronico idiopatico. Quindici anni fa solo il 20% dei pazienti con proctalgia avevano reali prospettive di cura, mentre più di recente il dato è cresciuto fino al 50%. Ciò anche grazie al fatto che sono state rese disponibili nuove tecniche diagnostiche, come l'eco transanale e lo studio della latenza del nervo pudendo, in grado di documentare alterazioni organiche o funzionali. La presenza di componenti psicologiche nel dolore anale è nota da tempo: tra le cause che vengono più frequentemente citate all'origine della proctalgia troviamo le alterazioni psicologiche con presenza di ansia, depressione e disturbi emotivi (1, 2, 3). D'altra parte il problema del dolore idiopatico suscita interrogativi sulla componente psicosomatica anche indipendentemente dalla localizzazione (4); l'esplorazione degli aspetti psicologici coinvolti nella patologia del dolore anale si pone quindi come strumento di grande utilità nella prassi clinica, con riflessi importanti sia sul versante diagnostico che terapeutico. Il presente lavoro ha lo scopo di studiare questi aspetti in un gruppo di pazienti pervenuti alla nostra osservazione.

LA CONSULTAZIONE PSICOSOMATICA NELLE PATOLOGIE DEL COLON-RETTO

C. Renzi et al.

art. pubb. su: "Rivista Ital. di Colon-Proctologia" Vol 10, 4 Ottobre 1991: 212-16

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RIASSUNTO

Gli Autori prendono in esame le caratteristiche della consulenza psicosomatica nelle patologie del colon-retto, a partire da un'esperienza pluriennale di lavoro presso un Centro Stomizzati. Viene differenziato il lavoro clinico con pazienti portatori di patologia neoplastica da quello riguardante altre sindromi (RCU, Colon Irritabile, Stipsi) sulla base della diagnosi di personalità dei gruppi, su cui è stato svolto il lavoro di ricerca. Gli strumenti diagnostici hanno compreso Tests di personalità a carattere proiettivo e Questionari (Scala di Ansietà IPAT). Riguardo ai pazienti con neoplasie, l'ansia, in relazione alla malattia di base, è apparsa poco sensibile alle tecniche riabilitative, ma di livello significativamente più basso nei soggetti lavoratori. Tra i pazienti con patologie non neoplastiche, si sono evidenziati numerosi soggetti con livelli di ansia al limite fra nevrosi e psicosi, corrispondenti a strutture di personalità borderline. I quadri psicopatologici riscontrati sottolineano la necessità di interventi psicologici di sostegno e di collegamento interdisciplinare.

OSSERVAZIONI SUL CONFINE DEL SE’ NELL’INFERTILITA’ PRIMARIA PSICOGENA

C. Renzi et al.

Articolo pubb. su Med. Psicosom. Vol.40, 4, ott-dic 1995:269-285


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RIASSUNTO

Questo studio si propone di indagare la stabilità dell'immagine di sé e gli eventuali livelli di alterazione nella consapevolezza dei confini del proprio corpo, inteso come fondamentale mediatore fra il Sé e il mondo esterno. L'analisi dei confini del Sé è stata condotta su un campione di 16 donne con infertilità primaria psicogena, age-range 20/40 anni, e 17 soggetti sani, di sesso femminile, omogenei per età. Sono state analizzate le risposte al Test di Rorschach per l'evidenziazione dei contenuti di Barriera e Penetrazione, secondo il metodo di Fisher e Cleveland, e tali contenuti sono stati ampliati ulteriormente con la valutazione delle dimensioni Confine statico/Confine dinamico di Saraceni e Ruggeri. Al Rorschach è stata poi affiancata l'analisi delle rappresentazioni fornite al reattivo di Disegno della Figura Umana, di K. Machover. La percezione psicologica dei confini del proprio corpo risulta deficitaria nel campione di soggetti con infertilità: la dimensione del Confine statico appare nettamente carente, con una forte penalizzazione a carico dei contenuti di Barriera. Ciò fa presupporre una scarsa coesione dell'assetto psicosomatico in questi soggetti e un cedimento delle funzioni difensive agite dal proprio corpo. Questo dato trova anche conferma nell'analisi dei disegni, da cui emerge l'esistenza di un serio disturbo nella concezione del proprio schema corporeo.

ETA' E PERCEZIONE DEL BENESSERE PSICOFISICO.
ANALISI DI UN CAMPIONE DI DONNE LAVORATRICI

C. Renzi et al.

Articolo pubb. su Acta Med. Rom.,33, 1995

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RIASSUNTO

Questo studio nasce da una collaborazione tra l'Istituto di Clinica Ostetrica e Ginecologica dell'Università Cattolica, l'Assessorato al Personale e Problemi del Lavoro-Regione Lazio e il Dopolavoro dipendenti Regione Lazio nell'ambito del progetto pilota "Implicazioni sociali che il benessere psicofisico riveste nell'attività lavorativa del personale della Regione Lazio" Il campione oggetto del nostro studio è costituito interamente da donne dipendenti della Regione Lazio che hanno partecipato volontariamente alle indagini diagnostiche di tipo ginecologico e psicologico e alle attività preventive previste dallo studio.
Le osservazioni qui riportate sono parte di uno studio più generale finalizzato all'analisi dei fattori che condizionano lo stato di benessere psicofisico delle donne lavoratrici. A tal fine lo studio è stato articolato lungo le seguenti linee: Conferenze su argomenti di carattere sociosanitario per sensibilizzare i soggetti sulle problematiche preventive di carattere medico e psicologico; Screening clinici per ciascuna dipendente, mediante effettuazione del pap-test, visita ginecologica e senologica, presso il policlinico Gemelli; Corsi di auto palpazione del seno effettuati presso la sede della Regione Lazio; Test psicologici, effettuati presso le sedi della Regione Lazio, tesi a valutare il rapporto tra individuo e malattia. I test psicologici utilizzati sono stati scelti in quanto rappresentano, sulla base della letteratura esistente, strumenti di autovalutazione di facile applicabilità in ambito collettivo. Questi si prestano ad individuare la presenza e l'influenza di disturbi psicologici inerenti principalmente allo spettro ansioso-depressivo. Punto di partenza è stata l'analisi delle attitudini di base riguardo alla salute e le possibili implicazioni emotive, secondo due importanti dimensioni, l'ansia e la depressione, correlate alla disponibilità individuale verso l'approfondimento diagnostico, la relazione medico-paziente e l'eventuale vissuto di malattia. All'interno del campione totale si sono differenziati due gruppi costituiti rispettivamente da soggetti che hanno eseguito tutto il protocollo diagnostico previsto, e da soggetti che hanno eseguito esclusivamente i reattivi psicologici. Il campione oggetto del presente studio è costituito dai soggetti che hanno completato tutti gli accertamenti.

PERCEZIONE DI SE' E IMMAGINE CORPOREA NELL'INFERTILITA' s.c.
Uno studio attraverso il Disegno della Figura Umana (D.A.P. di K. Machover).

C. Renzi

Articolo pubb. su Acta Med. Rom., 33, 1995

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RIASSUNTO

E' stato preso in considerazione un gruppo di 20 donne, di eta' compresa fra i 20 e i 49 anni, con diagnosi di Infertilita' Primaria sine causa; ognuno di questi soggetti aveva avuto aborti pregressi ( in media 3 ciascuno). Tutte queste donne hanno eseguito il Test di Disegno della Figura Umana (D.A.P. Test) di K. Machover; la somministrazione del reattivo e' stata effettuata individualmente, con le seguenti modalita': foglio bianco e matita, evitamento di colori e gomme da cancellare, consegna del tipo: "Disegni, per favore, una persona". Al momento dell'esecuzione del test, nessuna delle donne era in gravidanza e ad una distanza media superiore a sei mesi dall'ultima gravidanza abortiva. A questo campione e' stato poi confrontato un gruppo di controllo, costituito da 20 donne, di eta' compresa fra i 20 e i 45 anni, che non avevano mai presentato patologie simili. Anche questo gruppo ha eseguito il medesimo reattivo grafico, secondo le stesse modalita'. Scopo dello studio era la rilevazione e la valutazione del vissuto di immagine corporea, in relazione a sé e alle figure di sesso opposto, nell'ipotesi che determinate aree di conflitto, relative alla percezione ed alla rappresentazione dello schema corporeo, potessero maggiormente evidenziarsi in questo gruppo, diversamente da altri soggetti non aventi le stesse caratteristiche. Il vissuto di immagine corporea, considerato come elemento caratterizzante nell'ambito del profilo di personalità, non risulta molto indagato nello specifico settore dell'infertilità primaria s.c., in contrasto alla numerosità degli studi effettuati, invece, in tal senso, sulle donne in gravidanza. Se è vero, così come ampiamente dimostrato, che lo schema corporeo, percepito soggettivamente, subisce modificazioni in conseguenza dei cambiamenti che possono verificarsi nello stato e nell'assetto generale del corpo, si può ragionevolmente supporre che particolari vissuti della propria immagine corporea caratterizzino ed influenzino determinati quadri patologici funzionali. In tale direzione si è dispiegata l'indagine di cui trattiamo.